Lui & Lei
AFFARI DI FAMIGLIA PARTE TERZA
di robi2004
05.09.2024 |
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"Gli diedi uno schiaffo leggero tra le natiche aperte, e la misi con il
suo Grembo sulle mie ginocchia verso lo specchio..."
Se scrivo la parola nudo, oppure la frase vedo e non vedo! Ognuno la potrebbe pensarecome vuole, ancora oggi ci sono persone che si vergognano a fare vedere certe parti del
corpo, dove oggi il 50 per Cento della pubblicità e basata su cosce, glutei, seni
ecc.…non sono contro queste cose. Ma non è di Questo che voglio scrivere. Ma su altre
categorie situazioni casuali, drastiche se vogliamo chiamarle Definirle così! Sono
quelle persone che amano osservare qualsiasi situazione di nudo oppure di sesso! E
chi il contrario gli piace gli piace mettersi in mostra come un quadro farsi guardare il
proprio corpo o in modo consapevole o non! Ognuno di noi avrà i suoi Gusti tutti
personali. Altre situazioni sono quelle non previste che non ti aspetti: le più classiche
sono quelle ospedaliere ne avrei da scrivere, ma segno solo un aneddoto, sono stato
operato tre volte dal sedere, due volte le hanno tagliate mentre la terza hanno deciso
una volta visto tutto limitarsi solo a legarle, sono stato comunque preparato con la
spinale, di addormenta dal bacino in giù, tutta la sfera sessuale, sedere pene non la
controlli più, una volta finito, mi spostarono di lato sempre restando in sala operatoria,
poi non ci hanno più fatto caso a ma per circa una ventina di minuti, ero un po' stordito
ma non dormivo, finché sono andati a prendere il successivo, non avevo visto ancora il
viso, non ero abbastanza vicino per guardare cosa gli stavano facendo, ma non ero
tanto lontano quando hanno aperto il camice, sono venuti fuori due seni, al arrivo la
ragazza per il trasporto verso la mia stanza, prima di partire di punto in bianco spostò il
lenzuolo per guardare sotto si proprio la giù aggiungendo che si erano dimenticati di
togliermi il cerotto che teneva il mio uccellino, lo guardata come per dire cosa stai
Dicendo! Mi fu data la risposta anche senza chiedere, testuali parole; i passerotti
sbarazzini che vogliono volare troppo in alto noi li incerottiamo sulla pancia, cosa
voleva dire non so con la mano andai a sentire la pancia che aveva ancora la colla del
cerotto, e controllai se avevo ancora il passerotto non sentivo ancora niente in quelle
zone, il passerotto era volato via al suo posto avevo Un falco, i seni la ragazza avevano
fatto effetto! Vergogna o non vergogna mi era diventato dritto come un palo della luce.
Pensate a quelle persone che capitano spiacevoli incidenti, al secondo posto più
gettonato resta il mare la spiaggia le onde, non so se vie mai capitato di vedere certe
scene! Non so ora ma ricordo che una volta erano molto in uso, in voga i costumi con gli
slip con i laccetti sui fianchi, non so se voi ve li ricordate! tu facevi il tuo nodo ti facevi la
tua asola e andavi in spiaggia a fare le tue cose, i tuoi cazzi, e mentre camminavi in
mezzo a tutta le persone ti trovavi all'Improvviso senza bikini vedevi queste ragazze che
all'improvviso in quell'istante era come se gli fosse crollato il mondo, sicuramente state
pensando che dovevano solo riallacciare gli slip! L'istinto ti porta a piegarti quasi a
novanta per raccoglierli se li trovavi subito, offrendo tutto il panorama; della passera
glutei natiche compresi a chi ti era dietro! Devi allacciare uno oppure tutte e due i
l'accetti se eri fortunata! Se per qualche motivo riuscivi a tenerti su le mutandine
prendendole al volo, a mani impegnate era il reggiseno che veniva slacciato non ho un
cronografo e non ho mai portato un bikini perizoma a laccetti, o reggiseno ma restare
nudi anche due minuti su una spiaggia il luglio o agosto non sia una tanto gradevole, per
chi Non era esibizionista, esistevano delle vere gang del laccio! Formate da gruppi! Per
quelle ragazze che si Vergognavano mostrarsi restare senza slip con 40 50 persone che
ti guardano! La terza sono i camerini di prova, altra situazione imbarazzante se ti
aprono il camerino mentre ti stai vestendo e un conto, ma se ti stai per mettere un
costume e quello che ti apre la porta sono mamma e figlia mentre Hai il biscotto fuori!
Oppure il contrario ti apri la tua porta o e ti trovi dentro una ragazzina intenta a Mettersi
un reggiseno o slip! Al giorno d'oggi la maggior parte delle cabine hanno la tenda, non
sai come chiuderle tiri da una parte si allarga dal altra, sono come miele per le mosche,
ogni tanto vedi delle persone vicino hai camerini, non riesci a capire se vogliono provare
un capo o stanno Aspettando qualcuno, tu fai il tuo giro del negozio e dopo un ora sono
ancora la fermi! A caccia di qualche spiraglio per poter vedere qualcosa, poi se trovi
quelle persone che se ne rendono conto e ti fanno la faccia da super cattivo e se ne
vanno, oppure trovi quelli che non solo ti ignorano ma Lasciano quel tanto per farsi
guardare allargano la tenda per uscire una natica o meglio un seno. Non per ultimo i
bagni pubblici specialmente quelle delle stazioni, non vi è mai capitato di andare a fare
la pipì nei vespasiani, siete gli unici in quel momento tirate fuori il pisello e vi arriva uno
vicino, vi guardate attorno ce ne sono altri sei sette liberi ma e proprio qui vicino che la
devi fare, poi tira fuori un bigolo magari anche bello grosso e con una certa espressione
bigotta come se volesse dire ne vuoi un po'! Buttando l'esca una vera ghiotta occasione
per abboccare oppure farsi mettere a pecorina e ricevere un bel calibro nel sedere,
purtroppo arrivano sempre tardi! Nella la nostra casa, ho cercato d'insegnare che il
nudo parziale di un topless, oppure il nudo integrale non volgare non era una cosa
brutta o da vergognarsi ho sempre fatto finta di nulla anche se mia moglie inizialmente
non voleva che mi vedesse senza niente, diceva che era inopportuno ma alla fine ho
convinto anche lei a liberare seni e La patata anche verso i maschietti. Ho iniziato che
era piccola a praticare nudismo casalingo, dal bagno, alla doccia, nel vestirsi, oppure
ha letto oppure nel grande giardino ben nascosto dalla folta siepe in estate esisteva la
possibilità di esibire qualche topless in tutta tranquillità, il nudo e bello vedere quelle
natiche al vento o un paio di seni abbronzati. Ma cerano quelle volte era quasi
d'obbligo, se i due più piccoli si ammalavano, influenza, febbre, farli guarire era una
vera impresa, non volevano prendere le medicine, sapevano che una volta ammalati
non potevano andarsene a scuola, si doveva fare la parte da cattivo, non volendo
prendere ne sciroppi e né pastiglie per bocca, non mi restava che l'altra via! Quella
rettale anale ne prendevo uno, per uno e lo mettevo supino sulle mie ginocchia,
prendevo le supposte dal frigorifero, usavo la comune aspirina sicuramente non in
formato pastiglia, Abbassavo pantaloni e slip mettendo a nudo quelle natiche prendevo
la mia supposta e pian piano allargavo il sedere e con il dito la spedivo dentro, la
femmina era più furba al contrario del maschio che strillava, lei si faceva prendere
senza dire una parola, la mettevo sulle ginocchia, abbassando le mutandine allargando
il buchetto e gli spedivo dentro la sua bella suppostina , dopo due tre mi accorsi che
una volta che la lasciavo libera, andava in bagno a toglierla, la vedevo a galleggiare nel
wc, dopo andavo sui modi drastici! la dovevo riprendere sulle ginocchia spogliandola
completamente non mi importava se aveva la patatina ben evidenziata, non era la
prima volta che la vedevo nuda! Una piccola punizione corporale, cosa che non si
preoccupava più di tanto. aveva un là passerota contornata di rosa con dei peli rasi che
gli facevano da contorno alle labbra, il taglietto lasciava intravedere il meato urinario e
il buchetto. la schiaffeggiai nel sedere ungendomi il dito per bene con un paio di gocce
di olio d'oliva, allargando le natiche una volta che si è sentita il dito che si appoggiava
inizio a stringere i muscoli, beh il dito e l'olio non Facevano sempre una bella fine! Una
volta che la punta era entrata, lei poteva stringere ma il risultato non sarebbe cambiato,
con più stringeva con più il dito scivolava dentro facendo così molte volte entrava
supposta e dito involutamente una volta che si sentiva dita e mano appoggiata tra le
natiche faceva il solito strillo, ma quella volta ebbe un sobbalzò sentivo i muscoli che si
contraevano fremevano allargandosi risucchiando tutto il dito al suo interno delle
natiche, tenendolo dentro quei minuti necessari per farla sciogliere e andare in
circolazione il dito usciva che lano palpitava ancora ! Poi inizio con un altro problema!
Ogni tanto diceva con la mamma che aveva male alla pancia e che non riusciva ... Ad
andare in bagno, la moglie diceva sempre che ero io che dovevo fare la parte del cattivo
che lei era quella Buona. Qui questo problema era leggermente più difficile della solita
supposta per la febbre. iniziai con le supposte con la glicerina, era sempre dà
prenderla spogliarla e mettergli quel dito e quella supposta dentro nel sedere cosi feci.
là passerota stava crescendo cosi anche i seni ma non vidi un gran risultato. il giorno
dopo andai in farmacia presi una bella sacca con tutte le sue cose, e un litro di oli misti,
ricino, vaselina e glicerina e andai a casa, il domani prima di colazione, preparai tutto
presi un po' di acqua tiepida, la mescolai con qualche goccia di sapone liquido, e un
bel tappo di oli misti avevo quasi riempito tutta la sacca, andai nella cameretta che
cameretta; era la mia vecchia camera matrimoniale modificata per la sua camera, sul
lato piccolo di sinistra era occupato dalla scrivania e libreria, sui due lati frontali quelli
più lunghi il letto matrimoniale, e un armadio a quattro ante con specchi che rifletteva
tutto il letto, e sul lato destro il resto del armadio componibile le restanti due ante con
Specchi, e la finestra. Una volta in camera. Agganciai il sacchetto sulla maniglia della
finestra, stava ancora dormendo, era su un fianco con il reggiseno a fascia bianco con
dei i pantaloncini neri, li presi con cautela iniziando a sfilarli il più possibile prima che si
svegliasse, si giro in quell'asse di tempo Cercai di abbassarle il più possibile
pantaloncini e slip, non si rese subito conto di essere nuda sotto! La presi e la metti
supina a cavalcioni sulle mie gambe non disse una parola, presi la cannula lunga forse
10 12 centimetri, Abbondatamene lubrificata prima e la puntai tra le natiche, il contatto
della pelle con quel pezzo di plastica si giro la testa verso destra e vide la scena riflessa
nel armadio la piccola nel scappare era diventata una gazzella ma combatteva come
una tigre, nel tira e mola nel scappa e riacciuffa, nel combattimento corpo a corpo,
quello che aveva avuto la peggio era stato il Suo reggiseno che si era slacciato, e il mio
telo da mare che avevo sotto. I seni erano esplosi fuori come due melograni
leggermente abbronzati, per fortuna che non aveva preso da sua madre su quel Lato li
aveva già superata. Gli diedi uno schiaffo leggero tra le natiche aperte, e la misi con il
suo Grembo sulle mie ginocchia verso lo specchio. Avevo una vaga ma strana
sensazione era come se un piccolo riccio, ho porco spino spennato aveva fatto
capolino sotto il telo da mare, e gli infilai nel sedere i primi tre, quattro cm del
misterioso oggetto fatto di plastica subito allargando il rubinetto, cerco di svincolare
ancora stava cadendo giù, misi una mano sulla cannula per non farla uscire con l'altra
la tirai su, spostando il suo bacino sul mio ventre. Ora ero sicuro il piccolo riccio
spennato era riuscito a penetrare il mio telo da mare andando a combaciare sul mio
pappagallo cercando un caldo rifugio, con tutti i movimenti che aveva fatto, forse lo
aveva fatto con l'astuzia per trovare un mio possibile limite d'imbarazzo, ma forse quel
giorno lì non era quello giusto lasciai che il riccio appoggiasse abbondantemente sul
pappagallo, più che un pappagallo al contatto con la grattugia si e Trasformato in un
galletto ruspante alzando la cresta e il becco! Anche il canale anale si allargò
risucchiando dentro tutta la cannula fece anche un piccolo grido, poi resto ferma senza
dir niente, osservavo il liquido che scendeva con qualche bolla di sapone, e qualche
bolla di aria , osservavo anche con una certa curiosità queste due natiche che
Stringevano quella cannula, e tutto il condotto del meato urinario, nel attesa che
lultima goggia entrasse dentro ebbe un sussulto come se... quel piccollo oggetto di
plastica iniziasse a piacere i glutei si allargarono ulteriormente evidenziando ancora di
più il bucchetto anale,allargandolo con due dita per estrarre l oggetto di plastica, era
rimasto decisimente aperto e palpitante, per far modo che la lozione evacuante
facesse effetto la presi in spalla, seduta sulle ginocchia anche se del asciugamano non
ne restava nulla, i due corpi andarono in contatto tra di loro, i glutei galloparono
appoggiandosi sul glande e su tutta l asta, gli misi un braccio appena sotto i seni che lo
specchio riflettevano bene, come rispecchiava tutto il suo corpo era seduta
leggermente con le gambe aperte facendo vedere il taglietto che aveva tra le gambe, il
pene non era piu visibile nascondendosi sotto al sedere, sottostante si potevano solo
vedere e notare in tutta la sua forma i grossi testicoli che penzolavano nel vuoto, il
sedere era morbido e caldo sentivo nettamente le contrazioni delle natiche che
sollecitate dal liquido si allargavano con dei spasmi andando a solleticare il mio gallo
spronandolo a eccitarsi sempre di più alzando il becco,iniziai un lento ma graduale
massaggio stamaco pancia, in modo rotativo avvolgendole anche involontariarmente i
primi peli del pube , si rilasso completamente allargandosi le gambe sopra a le
mie,apoggiandosi completamente finché non perse lequilibrio scivolando
inprovvisamente con il corpo! emettendo un compiacevole ma agghiacciante urlo ben
soffocato dalle smorfie del viso! si strinse le ginocchia di colpo , e io allargai le mie, il
corpo bollente scese ancora di piu! Quei gesti improvvisi avevano fatto da risucchio, le
natiche si erano decisivamente contratte tralasciando le prime perdite del liquido ma
facendo entrare qualcos'altro, si inrrigidii cercando di trattenersi il più possibile finché
non riuscì più , le natiche cedettero! facendo allagare il buchetto sottostante, ma di
colpo il tampone se ne scivolo dentro, le gambe tremarono al improvviso gli
scapparono due tre grido lini,iniziando ad ansimare! Strinse il muscolo ma il colpo era
ben assestato, il tampone aveva varcato quella soglia quasi invarcabile e non
pronunciabile,il becco del aquila era entrato nel contorno al interno della cavità
anale.Eravamo entrati in una situazione di tubù proibita, incoscente e infrenabile con
una certa leggerezza del essere.Si era creata una inaspettata smorza candela a
penetrazione anale,il suo corpo si era completamente appoggiato alla cavità del mio
inguine,i seni erano diventati belli turgidi i glutei si erano adeguati risucchiando il
glande e tutta l asta in una sorta di galleria trafficata di bolle d aria,ma raffreddata ad
acqua, dilatando ulteriormente il canale anale! Tradotto un spiacevole incidente ma in
parole semplici era una vera inculata, si porto una mano tra le cosce, e una mano la
mise un po' più in giù accarrezando i testicoli,il sedere era molto disinibito e
accogliente il pene era entrato perfettamente aiutato dalle bolle di sapone e daria
rendendo viscjdà tutta la cavità interna! si lascio...trastullare e tamponare con estrema
semplicità, come un treno finché la locomotiva Non deraglio internamente . Mi voleva
punire oppure farmi imbarazzare si sbagliava, in realtà forse ho visto di più le Ragazze
dei due figli, non sono un guardone incallito. Ma se queste benedette figliole non
chiudono le porte delle camere mentre si vestono, oppure tengono socchiusa la porta
della doccia mentre si Lavano il risultato che lasciano vedere intravedere tutto,
sicuramente non ero io ha dirle di chiuderle. Essendo casa mia non chiedevo il
permesso se passavo nei corridoi si ho visto qualche seno, qualche sedere, anche se il
vetro della doccia era leggermente opaco lasciando vedere solo le forme sinuose dei
corpi, se tu non chiudevi ermeticamente le porte, anche se le porte non erano perfette
in chiusura, ma lasciando anche quei pochi millimetri in più di apertura si vedeva tutto,
me ne resi conto personalmente una sera mentre mi stavo lavando una delle ragazze
era entrata in bagno credendo che ci fosse uno dei ragazzi, la cosa non era un problema
non mi turbo più di tanto essendo chiuso nella doccia, ma nel girarmi per risponderle,
mi accorsi che le due porte non erano sigillate perfettamente piccolo spazio che
lasciava intravedere, mentre mi parlava vedevo che mi stava osservando non feci
niente per coprirmi, primo non avevo niente, e secondo non dovevo dare l impressione
che mi fossi accorto, ho continuato a lavarmi esibendo il mio pene che penzolava in
mezzo alla schiuma, credo che questo gioco del vedo o non vedo l abbia innescato io
senza volerlo, cosi un pomeriggio feci la stessa cosa, avevo sentito il rumore della
doccia entrai in bagno, anche se in realtà non feci fatica ad aprire la porta era solo
socchiusa, anche se non sapevo chi era, feci il nome di mia maglie, sbagliato disse in
quella piccola fessura, forse questa volta un po' più grande di una piccola fessura si
vedeva chiaramente tutto il corpo, dai seni alla peluria che aveva in mezzo alle gambe,
non tenei lo sguardo troppo a lungo su quel punto, aggiunsi che avevo un urgente,
impellente bisogno, mi stava scoppiando la vescica, addirittura per far prima mi
abbassai completamente i pantaloni della tutta tirandolo fuori facendo vedere a
distanza ravvicinata tutto il Completo lata a e lato b. Credo che le due ragazze si siano
parlate, in fondo non avevo fatto niente e non potevo girare per casa bendato per non
vedere, finché la più grande ebbe un piccolo incidente, ancora protagonista il bagno mi
stavo facendo la barba completamente in silenzio con il rasoio manuale, quanto mi si
apri la porta ha una velocità astronomica entrando già con pantaloni e mutande
abbassate, si rese conto di me solo una volta che chiuse la parta, non era la prima
donna che vedevo ma sicuramente restai mummificato e sorpreso, lei resto di pietra
bloccata non so per quanti minuti guardandomi, con i pantaloni ancora a metà
ginocchio esibendo un paio di mutandine nere, sfociando un ventre piatto e abbronzato
che faceva vedere tutti i suoi riccioli neri del pube, che quasi si dimentico il motivo
perché era entrata di gran corsa in bagno non saprei se stesse iniziando a piangere,
cosi l abbracciai cosi come era, dicendo che non era successo niente e soprattutto che
non cera niente da raccontare a nessuno, si diresse verso il wc per poi terminare il
passaggio con tutto il panorama del lato b, che lasciava vedere solo una striscia sottile
di pelle bianca quella del interno delle natiche per lasciare le sfumature della
abbronzatura che le copriva il resto del sedere, scena molto erotica ma anche lo stesso
tempo commovente non era da tutti i giorni di vedere cosa si nascondeva sotto un paio
jeans femminili uscii dal bagno seguirono altri incidenti strani, praticamente ho una
casa doppia due cucine, quattro camere da letto una per uno, e due bagni, il primo
sotto quello più usato con la cabina doccia e il secondo sopra con cabina doccia e
vasca idromassaggio, l'ho messa sopra non solo perché avevo più spazio, ma perché
giù cera una vaga possibilità di trova sempre qualcuno in acqua, cosa che successe
anche su, un pomeriggio Arrivai a casa prima del previsto convinto che ero solo in casa,
mi spogliai completamente, girando per casa facendo le solite cose, un piccolo
spuntino, e mi diressi in bagno, trovai la vasca idro occupata la mia vasca da bagno, era
la piccolina che piccola non era, era solo la più bassa delle due, era nella vasca che si
stava gustando i massaggi del idro a gambe aperte, meta erano sistemate sopra il
bordo della vasca, col sedere vicino hall bocchettone del aria con le cuffiette nelle
orecchie, ha occhi Completamente chiusi. Non si potevo non osservarla le differenze
tra le due ragazze si notavano bene, una era più longilinea, affusolata essendo più alta
si notava, questa era leggermente più piccola aveva qualche peso in più, ma nei punti
giusti, e aveva un seno più generoso, e andava al Mare con metà costume, in topless
che bella parola che era quella! Topless scendendo aveva i peli del pube rasati al
minimo per poterli farli stare dentro in quel piccolo triangolino bianco che era stato
nascosto da un striminzito pezzo di stoffa, me la guardai qualche minuto in più del
dovuto, anche se non avevo fatto ancora nulla per coprirmi forse una specie di par
condicio nuda lei nudo io, misi una mano non sui seni come forse penserebbe
qualcuno, ma su una spalla vece un salto, con un urlo che momenti mi assordava i
timpani, esclamando un ciao papi, aveva chiesto a mia moglie prima che andasse via
se poteva, ma non so se aveva realizzato che non era solo il mio pendulo che si era
fermata a guardare mentre penzolava tra le mie gambe, era nuda anche lei, le fece il
ceno con le mani dei due seni op s aveva finalizzato il concetto, non era al mare in
costume, ma nuda come mamma la fatta dentro nel mio bagno con una mano si copri
un seno e con l altra cerco di nascondere quello che aveva tra le gambe, dissi che era
già tardi che ero da più di un'ora che ero lì anche se erano passati solo cinque, sei
minuti, gli si arrossi leggermente il viso, e mi dribblò con una Battuta ormai ormai
disse!forse voleva dire che non aveva piu niente da nascondere,continuo nel suo
discorso faccendosi ammirare, non avrei negato che un bel bagnetto lo avrei fatto
volentieri con lei, il mio uccelletto si stava elettrizzando un po troppo a quella visione di
nudità , se ne rese conto benissimmo anche lei , che mi invitò dentro a quell acqua
dolcemente proffumata ! io annui sorridendo , a questo punto mi chiese se potevo
sciacquarle la schiena non pensai e dissi di si , non trovai niente di male solo dopo che
mi ero avvicinato mi resi conto che mi trovai con l uccello a pochi centimetri dalla sua
faccia, presi del bagnoschiuma e iniziai a massaggiarle la schiena inizia a tremare, le
mani salivano e scendevano verso i fianchi andando a sfiorare e toccare i seni,poi
inginocchiandosi si e trovata il cazzo davanti al naso, non so cosa stesse pensando,
mentre percorrevo tutta la schiena avvolgendo completamente il sedere con la mano e
scivolando oltre al punto di non ritorno , trovando i primi segni del pube che era stato
rasato , credo che la tentazione di abboccare il mio uccellino, sia stata forte da come
se lo ammirava, .non e il solito racconto, e frutto di una parte di un sogno, di un
desiderio, nascosto dietro un'immagine di varie sfumature che sboccia in un
arcobaleno di mille colori che si tingono di un rosso proibito, dove il silenzio la fa da
padrone e la notte offusca tutti i pensieri e realtà, dove il vero non è mai vero finché non
provi tutto il contrario, dove il cuore ha le sue ragioni che la ragione non conosce
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